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Quando non gioco a calcio sul campo, lo faccio in un altro modo, a casa mia…Già, perché uno dei miei hobby preferiti è il Subbuteo. Avete presente? Panno verde, microcalciatori, tocchi a punta di dito. La mia è un’autentica passione e posso dire di essere, nel mio piccolo, anche un collezionista di squadre, italiane e straniere. Le cerco e le compro, proprio perché mi piace averne tante e poter schierare più formazioni.
E poi gioco. D’altronde vi ho raccontato che non sono diventato subito portiere, anzi, avevo iniziato la mia carriera in avanti, poi a dodici anni ho scelto di andare tra i pali. Ma un po’ di voglia di giocare con i piedi, oltre che con le mani, mi è rimasta. Questo forse è uno dei motivi per cui mi diverto tanto con il Subbuteo, mi sfogo nei panni del difensore, del centrocampista e dell’attaccante. Anche se, devo ammetterlo, mi esalto quando riesco a compiere qualche intervento miracoloso con il mio portiere in miniatura.
Vi sembrerà strano, ma il Subbuteo è utile anche per studiare i meccanismi offensivi delle squadre, per memorizzare le posizioni dei calciatori sul terreno di gioco. Non a caso a volte lo impiegano pure gli allenatori. Io, per la verità, penso soprattutto a divertirmi e a rilassarmi: che vinca o che perda, non ci sono polemiche!
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