Monday, June 12, 2006

AUGURI AGLI AZZURRI

Riceviamo e pubblichiamo un augurio davvero speciale agli azzurri del calcio tavolo, impegnati nel mondiale di Germania, in concomitanza a quelli Fifa, da una delle vere memorie storiche del movimento nazionale di calcio da tavolo: Gianluca Galeazzi.

Dopo sette anni di mandato di commissario tecnico delle nazionali italiane, mi ritrovo per la prima volta a seguire un Mondiale di calcio da tavolo semplicemente da tifoso. Considerando che nel 1996, 1997 e 1998 ho comunque partecipato da giocatore, sono più di dieci anni che questo non avviene. Inutile dire che la cosa mi stranisce un po’, mi manca quell’attesa infinita che poi si esauriva in un week-end, decretando, spesso anche per casi fortuiti, il successo o l’insuccesso della missione. Tornando indietro rifarei tutto, inclusa magari qualche piccola sbavatura iniziale, che però mi ha permesso di correggermi. Incluso anche l’ultimo capitolo, quello delle mie dimissioni. Nostalgia tanta, ma rimpianti nessuno.

Ma non sono qui per parlare di me e della mia storia, ma per fare a tutta la comitiva italiana che a Dortmund difenderà i colori della nostra nazione, i migliori auguri di numerosi successi come nelle ultime stagione se non addirittura meglio, e a tutti i giovani che per la prima volta vestiranno la maglia azzurra un in bocca al lupo speciale da chi negli ultimi anni ha impiegato gran parte del proprio lavoro. E già, perché il settore giovanile è stato quello per cui mi è stato più difficile dimettermi.

Il movimento italiano ormai è nettamente il più folto ed il più qualificato in assoluto, ma quando ti giochi tutto in trenta minuti di partita, non è poi così facile arrivare al successo, soprattutto considerando la voglia di rivincita che hanno i nostri avversari più ostici. Dai belgi ai greci, dai francesi ai portoghesi, ogni categoria ha la squadra che più di tutte vuole ergersi ad ‘anti-Italia’, ed è dura dover sempre dimostrare di essere i più forti. Gli italiani possono avere un solo obbiettivo, vincere e vincere molto.

Un ultimo augurio, il più accorato di tutti va a chi mi ha sostituito, a Marco Lamberti e a Paolo Finardi, gente competente e quel che più conta fortemente appassionata di questo splendido sport.

Allora ragazzi dimostrate di essere ancora i più forti, per la vostra nazione, per il movimento, per chi da casa farà il tifo e, perché no, anche per voi stessi.


Il Vostro primo tifoso

Gianluca Galeazzi

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